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Il risanamento ambientale

Si parte dagli interventi di bonifica dei terreni, dei sedimenti marini, delle acque di falda e di scarico,

La bonifica viene eseguita nel rispetto di questi principi:
con l’obiettivo di riportare le condizioni del terreno e delle acque marine verso valori accettabili per la salute umana e per l’ambiente in relazione agli usi del territorio previsti.
  • La conoscenza di quanto è stato fatto in passato, per non incappare così nell’inutile duplicazione di interventi e nell’ottica di ottimizzare l’utilizzo dei fondi pubblici.
  • Il rispetto delle normative nazionali e sovranazionali. Con particolare attenzione a quella relativa all’individuazione della cosiddetta “gerarchia dei rifiuti”. Ovvero, minimizzare il trasporto in discarica dei rifiuti e privilegiare, piuttosto, il riutilizzo o il recupero di questi.
  • La scelta di tecnologie ecosostenibili e a basso impatto ambientale, ovvero, con bassa produzione di rifiuti e basso consumo energetico.
  • la scelta di utilizzare tecnologie immediatamente funzionali alla rigenerazione urbana dell’area che consentano di rilasciare progressivamente alcune aree meno contaminate così da consentirne il prima possibile la fruizione.

    Ad esempio, per il risanamento dei terreni la scelta è stata quella di utilizzare la tecnologia della bio-phytoremediation, che prevede l’uso di piante, funghi e batteri da utilizzare come degradatori dei contaminanti organici e metalli. Questa tecnica ha il vantaggio di ottenere come risultato un terreno bonificato dai contaminanti e pronto per accogliere le nuove piantumazioni previste dal progetto di realizzazione del nuovo parco.

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